mercoledì 3 febbraio 2016

Diritti diversamente civili #svegliatiitalia

Al di là dell'impatto visivo, una delle cose più brutte che abbiamo mai visto (viene da chiederci se chi ha deciso questa cosa ritenga che il senso estetico minacci "i valori della famiglia tradizionale"), troviamo vergognosa la scelta della regione Lombardia di "illuminare" il Pirellone con questo messaggio che, essendo stato diffuso oggi anziché, come potrebbe essere legittimo, nel giorno del Family Day, lavora proprio in contrapposizione alla gioiosa mobilitazione odierna in centinaia di piazze a favore delle unioni civili.
Il Family Day, invece, dovrebbe essere un'occasione per mettere sul tavolo un discorso serio relativo ai bisogni delle famiglie oggi...
Noi non vediamo come i diritti delle famiglie possano essere invece minacciati dall'estensione dei diritti stessi. Forse c'è chi ha convenienza a contrapporre le due cose per fini di propaganda politica (sì, proprio quella politica che viene ogni giorno attaccata perché dovrebbe occuparsi di cose serie, come ad esempio i diritti civili). Viene così da pensare che il Family Day abbia il solo scopo di celebrare la negazione dei diritti anziché trattare i temi che avrebbero bisogno di essere approfonditi, soprattutto in un periodo di incertezza e di frenetica evoluzione culturale dell'Europa in cui la stabilità economica e il futuro dei figli sono costellati di punti interrogativi.
Eppure qualche anticopernicana persona resta ferma ad aspettare che sia il Sole a girare intorno alla propria testa per rischiarare le idee. E si finisce ad assimilare la parità dei diritti ad argomenti come il bondage o la poligamia (come asserisce un tale De Corato): queste persone devono solo vergognarsi di strumentalizzare in questo modo vile e, soprattutto, di essere complici, ancora una volta, dell'arretratezza del nostro paese riguardo il tema dei diritti civili che - udite, udite - è un tema che riguarda tutti. Persino chi vive in una "famiglia tradizionale". E i loro figli. E le persone che gli sono vicine. E i figli delle persone che gli sono vicine. E i figli di altri che sono o saranno vicini ai figli di codeste persone. Si può andare avanti all'infinito. Oppure si può restare fermi, come chi ha deciso questa cosa, proprio oggi.

All'amore, in qualsivoglia forma esso sia.

#svegliatiitalia

PS:
Cercando spunti su internet ci imbattiamo in Charles Evans Hughes, un repubblicano (pensate un po', un repubblicano... avete in mente Donald Trump, oggi?), che nel 1925 diceva "Quando perdiamo il diritto a essere diversi, perdiamo il privilegio di essere liberi."
In un periodo come questo in cui iniziamo ad apprezzare la nostra libertà perché minacciata, stringere la cerchia dei diritti non può che essere un passo verso la sconfitta di noi stessi. Ed è forse un modo di far credere la famiglia sia un privilegio, e non un diritto, e questo ne affievolisce la forza, perché un privilegio è possibile metterlo in discussione, un diritto no. Almeno finché è ritenuto tale.

(Tweet da cui è stata presa l'immagine https://twitter.com/LookOut_MrStork/status/690813355431481344)

Nessun commento: