domenica 13 novembre 2011
"Riceviamo e trasmettiamo come ci è stato cortesemente richiesto, la lettera aperta che Giorgio Colombo, già assessore alla Politiche Sociali del Comune di Trezzo sull'Adda nel periodo 1999/2009, ha scritto al Sindaco di Trezzo, signor Danilo Villa, in relazione all'articolo apparso sulla stampa nel quale lo stesso Sindaco accusava di "eccesso di zelo" gli operatori dei servizi sociali"
LETTERA APERTA al Sig. SINDACO di Trezzo s/Adda
Sul quotidiano “il Giorno” edizione “ la Martesana” di mercoledì 2 novembre 2011 è apparso un servizio dal titolo: “Il caso Trezzo: record di minori tolti alle famiglie” e nel sottotitolo: “sessantacinque casi solo nel 2011, raddoppiata la spesa in un anno. Il Sindaco vuole vederci chiaro”.
Un articolo intervallato da dichiarazioni del Sindaco, che ricordiamo è anche Assessore alle politiche sociali, famiglia e infanzia, dopo le dimissioni dell’assessore Sala. Un servizio a dir poco allucinante, infarcito di falsità e volgarità con dati che deviano la realtà, ( il totale dei minori affidati alle comunità sono 13 e non 65) voluto e confezionato unicamente per denigrare l’operato dei Servizi sociali.
Il Sindaco mette sotto accusa in modo vergognoso i Servizi sociali e l’operato dei professionisti (assistenti sociali, psicologi e la responsabile dei servizi). Non eravamo a conoscenza che il “nostro “ Sindaco avesse competenza in materia o, forse banalizzando la tematica , egli pensa che solo “il buon senso” possa decidere per il benessere dei nostri bambini.
Il Sindaco ha anche la presunzione di mettere in discussione tutto il sistema giudiziario o, forse,non conosce affatto la materia. Infatti nelle sue dichiarazione non ha assolutamente ricordato che è il Tribunale dei Minori a decidere, sono dei giudici a decidere e non gli operatori “troppo zelanti”. Se non crede a questo e pensa che basti una relazione, mi chiedo cosa ne penserebbe il Tribunale delle sue affermazioni .
Non pensavamo che avesse tali conoscenze e competenze per insinuare il dubbio sull’operato di tutto un sistema che si fonda su leggi e competenze seriamente e altamente specializzate.
Se il Sindaco, che dovrebbe essere il primo a tutelare la giustizia e a valorizzare la tutela, mette in dubbio l’unico strumento che abbiamo per proteggere i nostri bambini, siamo finiti. E’ meglio che cambi “mestiere”.
Forse è convinto che sia meglio non intervenire, far finta di niente e lasciare che i bambini permangano in situazioni familiari con gravissime difficoltà e sofferenze.
Siccome ho operato per ben 10 anni (dal 1999 al 2009) come Assessore alle Politiche sociali e conosco molto bene l’alta professionalità, la sensibilità e l’umanità degli operatori dell’equipe tutela minori e della responsabile dei Servizi sociali, posso affermare che nessuno è contento di occuparsi di questo……. è troppa sofferenza per tutti. Anzi , piuttosto che denigrare e delegittimare dovremmo ringraziare coloro che fanno questo scomodo lavoro per il quale non ricevono certamente dei grazie ma, spesso solo insulti e fatiche. Però, ritorni di sorrisi di bambini che, diventati grandi ,hanno trovato la loro strada perché a loro e ai loro genitori è stata offerta una seconda possibilità, ripagano gli operatori molto più di quanto si possa immaginare.
Il Sindaco parla di numeri, parla di soldi…… è vero, la cifra esposta è certamente alta, ma non abbiamo visto soldi per la prevenzione, progetti a tutela della famiglia………Il “nostro” Sindaco si riempie la bocca con parole come famiglia, infanzia, vita, speranza………ma poi niente se non tagli, tagli e ancora tagli e nessuna idea o progetto. Forse la gente è ben contenta di investire anche i suoi soldi a favore del benessere di un bambino e a rinunciare, magari, ad una festa o a un fuoco d’artificio…….
Solo freddi numeri e conti…. Ma non ci ha detto chi si nasconde dietro quei numeri: certamente dei volti, delle storie, tanta sofferenza di bambini e anche adulti , tante e troppe volte donne e mamme maltrattate ……….. Signor Sindaco, Lei li ha visti, ha parlato con loro, li ha ascoltati, è andato nelle loro case e poi ha parlato con i giudici, si è informato …….!?
“il Comune paga e ai bambini viene strappato un pezzo di cuore”. Con questa frase, sicuramente d’effetto, il Sig. Sindaco chiude l’articolo. Complimenti! Sicuramente raccoglierà qualche voto da chi come Lei pensa sia meglio non intervenire, far finta di niente, chiudere la porta delle nostre belle case dove non si soffre nel nostro qualunquismo e forse, questa volta ,saranno i bambini a pagare.
Chiudere gli occhi, parlare a sproposito, non ascoltare le persone, non utilizzare e valorizzare la conoscenza e la professionalità dei collaboratori, non investire sulla prevenzione anzi tagliare, tagliare e ancora tagliare e distruggere tutto quanto fatto dai suoi predecessori, certamente non fa “bene” alla comunità che Lei rappresenta e che un Sindaco o Assessore dovrebbe avere a cuore.
Signor Sindaco, un consiglio: cambi radicalmente strada o per il bene di tutta la comunità trezzese cambi “mestiere”.
Colombo Giorgio
già Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Trezzo s/Adda.
Trezzo s/Adda 09 novembre 2011
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