venerdì 17 luglio 2009

Tre articoli

Inizio con questo:

Scudo fiscale, imbarazzo totale (di Francesco Bonazzi)

Tra oggi e domani dovrebbe prendere una forma certa, dopo innumerevoli ballon d’essais, il nuovo scudo fiscale di Giulio Tremonti. Vedremo nero su bianco che tipo di sanatoria sarà, se sarà un condono tombale anche su reati come il falso in bilancio, eccetera eccetera. Il tema interessa molti potenti e ricchi italiani con il vizio dell’off-shore. Quindi è un buon banco di prova sul quale misurare lo stato dei reali rapporti di forza rapporti tra governo, banche e italiani con la “I” maiuscola.

Nel silenzio generale, a parte Di Pietro ed Epifani, spicca il mutismo della Confindustria. L’associazione datoriale potrebbe, in un paese normale, dire la sua sulle distorsioni alla concorrenza che l’evasione e il falso in bilancio di massa creano ai danni degli imprenditori onesti (e dei loro dipendenti). Invece “zero carbonella”, come direbbe Francesco Rutelli.

Il problema è che il loro presidente, Emma Marcegaglia, è sotto inchiesta insieme alla sua famiglia per i 17 conti bancari ritrovati in Svizzera dalla magistratura milanese. La notizia che la rogatoria è arrivata a Milano e che la procura ha girato l’inchiesta per competenza a Mantova e della settimana scorsa. E nessuno, sui giornali e tra i politici, che osi fare un collegamento tra questa notizia e il non-dibattito sullo scudo fiscale. Ma vi pare normale?

Cambiando discorso.
Premesso che non avrei mai votato pd, con o senza Grillo, credo però che quest'ultimo avrebbe portato un'ondata di novità in quel rottame di partito.

Ad essere sinceri non è che i partiti di sinistra siano messi tanto meglio, comunque...

Ogni volta che mi convinco che ormai il pd abbia toccato il fondo, devo subito realizzare che non c'è limite al peggio... Beccatevi questi!

Di Beppe Grillo:

Veltroni non è un uomo, è una disgrazia. Dopo aver termovalorizzato il PDmenoelle si è dedicato all'esperienza letteraria. Dice cose, vede persone, presenta libri importanti per la cultura del Paese. L'ultimo, della Fondazione Craxi, ha permesso a Topo Gigio di parlare dell'insigne statista e ladro Bottino Craxi davanti a degli ex socialisti. Ha usato parole adeguate per il Latitante di Hammamet: "innovatore", il politico che "meglio ha interpretato il cambiamento della società", più di Enrico Berlinguer che andò dagli operai a Mirafiori e "si immolò dimostrando di non aver colto appieno ciò che stava accadendo". Dicono che il PDmenoelle perda mille voti al giorno. I soliti modesti. Ogni parola di Veltroni ne vale almeno diecimila.

E' da pelle d'oca... Anche il Corriere riporta la notizia, LaRepubblica non mi pare (per pudore o vergogna immagino...). La riabilitazione continua (2)...


Molto partito, poco democratico (di Marco Travaglio)

Dice D'Alema che Grillo non può iscriversi al Pd: non ha mai definito "golpisti" i pm di Mani Pulite, mai fatto bicamerali per demolire la Costituzione, mai rovesciato il governo Prodi, mai legittimato il conflitto d'interessi, mai definito Mediaset "un grande patrimonio del Paese", mai scalato la Bnl, mai detto a Consorte "facci sognare", mai preso tangenti da un uomo legato alla Sacra corona unita, mai definito "capitani coraggiosi" Colaninno e Gnutti, mai stato amico di Geronzi e Tronchetti Provera, mai bombardato l'ex Jugoslavia violando il diritto internazionale e poi negando di averla bombardata, mai invitato Gheddafi alla fondazione Italianieuropei.

Dice Veltroni che Grillo non può iscriversi al Pd: non ha mai minato il governo Prodi, non ha mai auspicato di avere Gianni Letta nel suo governo, non è amico dei palazzinari, non ha mai fatto accordi con Berlusconi, non l'ha mai chiamato "il principale esponente dello schieramento a noi avverso", promesso di "non attaccarlo mai più", non ha mai riabilitato Craxi definendolo "grande innovatore" (anzi, pare addirittura che il comico genovese, a Craxi, preferisca Berlinguer).

Dice Anna Finocchiaro che Grillo non può entrare nel Pd: non ha mai attaccato il pool di Milano, non ha mai elogiato "il comportamento esemplare di Andreotti", non ha mai invocato il Ponte sullo Stretto di Messina, non ha perso tutte le elezioni della sua vita, non ha mai baciato Schifani e non s'è fatto scrivere il programma da Salvo Andò.

Dice Bersani che Grillo non può entrare nel Pd: mica era amico di Tanzi, mica trafficava col governatore Fazio per sponsorizzare la fusione Bnl-Montepaschi, mica ha elogiato Fiorani ("banchiere molto dinamico, capace, attivo"), mica ha ingaggiato il figlio di Mastella come consulente al ministero delle Attività produttive, mica va a farsi osannare ogni anno al Meeting della Compagnia delle Opere a Rimini.

Dice Franceschini che Grillo non può entrare nel Pd: mica ha commentato lo scandalo Noemi e le accuse di Veronica "tra moglie e marito non mettere il dito" e mica si allea con Marini, Rutelli, Fioroni, Carra e Binetti.

Dice Follini che Grillo non può iscriversi al Pd: non ha mai militato nell'Udc di Totò Cuffaro, non ha votato tutte le leggi vergogna di Berlusconi (anzi, le ha persino combattute), non è mai stato vicepresidente del Consiglio in un governo Berlusconi.

Dice Mirello Crisafulli che Grillo non può iscriversi al Pd: non ha mai abbracciato né baciato il boss mafioso di Enna, Giuseppe Bevilacqua, in un hotel di Pergusa e non ha mai parlato di affari e appalti dandogli affettuosamente del tu.

Dice Nick Latorre che Grillo non può entrare nel Pd: non ha mai chiesto a Dell'Utri i voti per D'Alema al Quirinale ("Con il senatore Dell'Utri esiste un rapporto di grande cordialità e di stima reciproca. La mia impressione su di lui è estremamente positiva: penso sia una persona pacata, sensibile e di spessore"), mai trafficato né con Consorte né con Ricucci, non è mai stato loro complice in scalate finanziarie illegali, e non ha mai neppure passato pizzini all'onorevole Bocchino nei dibattiti televisivi.

Dice Fassino che Grillo non può entrare nel Pd: diversamente da Primo Greganti, regolarmente iscritto, il comico genovese non incassava tangenti per conto del Pci-Pds nella stessa città di Fassino; inoltre, Grillo non ha mai domandato a Consorte "allora siamo padroni di una banca?" né portato la sua signora in Parlamento per cinque legislature, e nemmeno per qualche minuto in visita guidata.

Dice Enrico Letta che Grillo non può entrare nel Pd: molto meglio "Tremonti, Letta (Gianni), Casini e Vietti", che lui vorrebbe "nel mio futuro governo".

Dice Rutelli che Grillo non può entrare nel Pd: non è mai stato condannato dalla Corte dei conti a risarcire 25 mila euro al Comune di Roma per le spese folli in consulenti inutili; e non ha mai perso nemmeno un'elezione, mentre lui nell'ultimo decennio le ha perse tutte, dalle politiche del 2001 alle comunali di Roma nel 2008.

Dice Sergio D'Antoni che Grillo non può iscriversi al Pd: non ha mai fatto partiti con Andreotti.

Dice la Binetti che Grillo non può entrare nel Pd: non è mica dell'Opus Dei.

Dice Enzo Carra che Grillo non può entrare nel Pd: non è mica un pregiudicato per falsa testimonianza.

Dice Pierluigi Castagnetti che Grillo non può entrare nel Pd: mica ha una prescrizione per finanziamento illecito.

Dice Bassolino che Grillo non può entrare nel Pd: non è mica imputato per truffa pluriaggravata alla regione di cui egli stesso è governatore.

Grillo si rassegni. Oppure vada a molestare una ragazza: se tutto va bene, gli fanno il Tso, gli danno la tessera del Pd e lo promuovono presidente di sezione.

8 commenti:

diego ha detto...

mi limito a commentare l'intervento di veltroni: inizialmente tristezza ma poi rabbia. non capisco come si possa adulare un uomo, che aveva sì carisma politico, ma che ha mangiato alle nostre spalle ed ha spianato la strada a berlusconi (giusto per citar due fatti), ed è morto ad hammamet non da esliato, come spesso dice la piangente figlia in televisione, bensì da LATITANTE!
rinnovo l'invito ad intitolare a craxi non una via, bensì una TANGENZIALE!
10 100 1000 MILLE HOTEL RAFAEL!

diego ha detto...

ma sì! visto che ho tempo ora commento anche l'affaire Grillo-pd.
premetto che non vado alle primarie del pd, in quanto non ho ancora trovato il partito che mi scalda ilcuore e di certo grillo non me lo avrebbe scaldato;penso che il comico genovese avrebbe potuto partecipare ma non è lui il soggetto che avrebbe cambiato il partito perchè a mio parere non ha alcun legame con esso.
sarebbe come chiedere al più bravo psichiatra del mondo di progettar una casa, o ad un architetto di fare una perizia psichiatrica a veltroni.
insomma, avrebbe potuto dare il suo contributo, ma non sarebbe stato il salvatore o il modernizzatore.

Nicola ha detto...

Ribadisco il mio non voto per Grillo o per il pd per svariati motivi, sono comunque interessato alle sorti del pd in quanto principale forza (forza?!) di opposizione (opposizione?!) del paese. Credo che il comico genovese una certa ventata di novità l’avrebbe portata: non avrebbero più parlato di spinta riformista o di proporzionale alla tedesca, ma di conflitto di interessi, di condannati in parlamento, di lodo alfano e di leggi ad personam… Beh, mi sembra un bel cambiamento….

Su una cosa veltroni ha ragione, craxi è stato un innovatore: tangenti, mazzette, ruberie, tutte cose che i nostri politi di oggi conoscono molto bene. Berlusconi è colui che meglio ne ha seguito le orme, ma in questo caso si può dire che l’allievo ha superato il maestro!

Soldelladda ha detto...

però io mi chiedo, se grillo ha una forte capacità di attrazione, avrebbe potuto decidere di scendere in campo con l'unica forza parlamentare che parla di conflitto d'interessi, di lodo alfano, di legalità, ovvero l'italia dei valori,di modo da farla diventare un vero grosso partito. ma forse due galli nel pollaio sarebbero stati troppi.
purtroppo all'incorreggibile pd servirebbe qualcosa di diverso da grillo, forse una base seria e mobilitata che da vent'anni continua a squagliarsi, perdendo il contatto con la (semplice)realtà.
come disse lo stesso grillo, il fatto che serva un comico per svegliarli (ma non si svegliano!)è una vera tristezza!

diego ha detto...

chiedo scusa prima sono entrato come "soldelladda"...giusto per chiarezza comunico che l'ultimo post l'ho scritto io...anche se era facilmente intuibile visto che qua scriviam solo io e nicola!

Nicola ha detto...

In realtà mi son subito detto: "Ma chi è che ha scritto come Soldelladda?!" eheh

Il realtà Di Pietro pare essere l'unico contento dell'eventuale candidatura di Grillo...credo che la scelta del pd e non dell'italia dei valori sia imputabile a ragioni diverse dalla presenza di "due galli nel pollaio".

Anonimo ha detto...

vi ricordo che il PD NON è solo composto da quelle persone...

Andrea Gorla ha detto...

ciao a tutti i membri del bolg...sono Andrea e abito a Gorla Minore, nel Varesotto (non sono padano e non voglio le ronde).
Sono un tesserato del partito democratico e non nego la tristezza provocata dalla dichiarazioni di Veltroni ne nego alcune scelte, quantomeno opinabili, da parte della direzione del partito (dalla limitatezza dimostrata nei confronti di Beppe Grillo alla decisione di convocare un congresso prima delle primarie), ma occorre fare una precisazione sul lavoro del pd: in questi 15 (ahimè, lunghissimi) mesi di Berlusconi IV il lavoro su temi quali leggi ad personam, lodo alfano, e conflitto d'interessi cè stato.Ne sono la prova lampante le due proposte avanzate da Veltroni e Furio Colombo (uno con le palle) a proposito del conflitto di interessi. Leggendo l'Unità vi potete rendere conto di quello che vi ho detto...